L’eCommerce passivo è un sistema di guadagno online che sta attirando l’attenzione di sempre più persone. Promette di generare elevati profitti grazie alla vendita automatizzata di prodotti, sia fisici che digitali, senza necessità di intervento da parte dell’utente.
Cosa c’è di vero in questa descrizione? Proviamo a fare chiarezza su quello che è senza dubbio un interessantissimo modello di business online, ma che, come tutti i modelli, non è esente da difetti o pericoli, aggirabili solo grazie ad una corretta strategia.
Cos’è l’eCommerce passivo
L’eCommerce passivo è un particolare modello di vendita online che, a differenza degli store tradizionali, non richiede una presenza umana costante per funzionare.
Una volta creata la struttura iniziale dell’eCommerce, in una fase che prende il nome di setup, è possibile integrare delle automazioni che sono perfettamente in grado di gestire ogni parte del processo di vendita, rendendo superfluo qualsiasi intervento esterno, se non per le regolari operazioni di manutenzione del sistema o di estremamente rari problemi dello stesso.
Un eCommerce passivo può funzionare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, di giorno e di notte, nei festivi e nei feriali. È una macchina di vendita altamente performante, che proprio per queste sua caratteristica può generare introiti superiori a quelli degli store tradizionali.
I vantaggi di un eCommerce automatizzato
I vantaggi di un eCommerce passivo, però, non si limitano solo ai guadagni potenzialmente maggiori. L’automatizzazione del processo di vendita libera il proprietario dall’obbligo di compiere tutte quelle azioni ripetitive che gli ruberebbero tempo ed energia.
La presa in carico e l’evasione degli ordini, l’assistenza post vendita e il contatto con i clienti, ma anche la gestione dei prezzi e dell’inventario: tutte queste attività possono essere automatizzate con algoritmi e software di nuova generazione che permettono all’eCommerce di funzionare autonomamente con la precisione di un orologio svizzero.
Un sistema di guadagno realmente passivo, che non richiede un impegno diretto e che, soprattutto, non ha bisogno di particolari risorse materiali ed umane per funzionare.
Questa caratteristica si traduce in un ulteriore e interessantissimo vantaggio degli eCommerce automatizzati, ovvero la loro elevata scalabilità. Un negozio, se gli affari vanno bene, può espandersi: per farlo ha bisogno di avere più merce in magazzino, di aumentare gli spazi e i punti vendita, ma anche e soprattutto di ampliare il personale con nuove assunzioni.
Espandersi, quindi, significa innanzitutto investire cifre importanti che non è affatto scontato verranno poi ripagate da un aumento delle vendite, e che se pure aumenteranno non è detto lo facciano in modo proporzionale a quanto investito.
Gli eCommerce passivi, invece, possono essere ampliati con estrema facilità e con una spesa minima. Le automazioni possono gestire tanto poche centinaia di ordini mensili, quanto decine di migliaia, e la voce “costi del personale”, che è tra le più impattanti nel bilancio di un’azienda tradizionale, qui è praticamente assente.
A questo si aggiunge, nel caso di eCommerce che sfruttano sistemi di vendita come le affiliazioni o l’informarketing, il fatto che non è assolutamente necessario avere bisogno di uno spazio fisico più o meno grande per avviare o ampliare il proprio business.
Non sono necessari magazzini dove stipare la merce (con tutti gli oneri pratici e burocratici che ne derivano), né punti vendita fisici. Le transazioni sono totalmente online, e i prodotti sono o digitali, o fisici, ma gestiti direttamente dal produttore, che si fa carico della loro conservazione e delle spedizioni.
Come funziona l’eCommerce passivo
Il funzionamento dell’eCommerce passivo è, in realtà, molto semplice, e nelle sue dinamiche generali non differisce molto dai sistemi di vendita tradizionali.
L’eCommerce è un negozio online a cui l’utente può accedere attraverso un sito o portale dedicato dove trovare i prodotti e le offerte disponibili, acquistare quanto desiderato e completare l’ordine selezionando uno dei sistemi di pagamento disponibili.
La differenza con gli store tradizionali sta dietro alla logica che permette a questa macchina di funzionare e che, come abbiamo già avuto modo di vedere, non necessita dell’intervento di un operatore umano.
In un negozio fisico troviamo una cassa e il relativo cassiere: in un eCommerce passivo la transazione viene completata attraverso un sistema di checkout totalmente automatizzato, rapido e preciso.
Al netto di questi meccanismi più immediati, l’eCommerce automatizzato può gestire autonomamente anche situazioni più complesse. Basti pensare all’assistenza clienti: grazie anche all’intelligenza artificiale, è possibile integrare sul proprio sito dei bot estremamente avanzati, che rispondono alle domande dell’utente in maniera precisa e dettagliata, e che possono risolvere gran parte dei problemi che vengono loro posti.
Le automazioni possono elaborare simultaneamente migliaia di richieste, in un tempo che è una frazione di quello che impiegherebbe un operatore umano. Possono, inoltre, lavorare ininterrottamente, permettendo all’eCommerce di essere online in qualsiasi momento della giornata.
Tutto questo, però, è valido solo se l’eCommerce viene impostato sin da subito seguendo la corretta strategia e implementando i sistemi più efficienti per renderlo autonomo e performante. La fase di setup, quindi, si rivela di cruciale importanza, e non va assolutamente trascurata.
Come creare un eCommerce passivo
Per mettere in piedi un eCommerce passivo che funzioni al meglio e che sia in grado di generare e gestire un elevato volume di vendite, è necessario sin da subito sviluppare una strategia e, contestualmente, fare un’analisi che tenga in considerazione dei principali parametri.
Le due macro-aree che ci si trova a gestire durante la creazione di un eCommerce automatizzato sono i modelli di business da integrare nel proprio sistema di vendite online e gli strumenti e le piattaforme da utilizzare per il suo funzionamento.
I modelli di business
Dal momento che la nostra intenzione è quella di creare un sistema passivo, che non necessiti cioè dell’intervento umano per funzionare, è necessario allora scegliere un modello di business che sia anch’esso passivo, autogestito e facilmente scalabile.
Le principali opzioni al momento disponibili sono tre: affiliate marketing, infomarketing e dropshipping.
Affiliate Marketing
Il sistema di vendita in affiliazione è quello che meglio si adatta all’eCommerce passivo. Chi vende come affiliato non possiede fisicamente i prodotti, non gestisce nessun aspetto della logistica (neppure le spedizioni) ed è esonerato dagli impegni relativi all’assistenza post vendita e ai resi, che restano a carico del fornitore.
L’eCommerce in affiliazione, quindi, è una semplice vetrina per i prodotti di un fornitore che, per ogni ordine ricevuto, riconosce all’affiliato proprietario dell’eCommerce una commissione, ovvero una percentuale sul prezzo di vendita.
Le vendite in affiliazione sono semplicissime da gestire con le automazioni, proprio perché riguardano la sola parte inerente il marketing del prodotto e la vendita digitale. Tutti gli oneri fisici vengono scaricati sul fornitore, che spedisce fisicamente il prodotto al cliente.
Infomarketing
Scelta ottima per il proprio eCommerce automatizzato è l’infomarketing. Sotto questo nome rientra la vendita di prodotti digitali: eBook, audiolibri, contenuti multimediali di ogni tipo (foto, video, musica), ma anche e soprattutto “informazioni” e “know how”, proposti all’utente in forma di corsi.
Quello delle informazioni è un mercato in costante crescita: sempre più persone investono sulla propria formazione acquistando corsi online, che riescono a coprire i settori più disparati. Si va dalle lezioni di chitarra a corsi per la crescita personale, ma anche e soprattutto corsi legati al mondo del marketing e della finanza, settori che si rivolgono a clienti altospendenti.
È facile capire come, anche in questo caso, le automazioni possano gestire alla perfezione il 100% del processo di vendita e post-vendita. Non essendoci un prodotto fisico, non c’è necessità di avere un sistema di logistica. Il prodotto digitale viene consegnato al cliente in pochi click, con una mail o con una pagina di download dedicata.
Dropshipping
Il dropshipping è un modello di vendita basato sull’accordo tra un fornitore e un rivenditore. Il secondo propone in vendita sul proprio eCommerce i prodotti del primo, ma non li possiede fisicamente: questi restano nel magazzino del fornitore (che spesso è anche il produttore), e da qui partono verso il compratore solo una volta completato l’ordine.
Si tratta, in sostanza, di un sistema di mediazione degli ordini, che funziona soprattutto nel caso di rivenditori europei di prodotti provenienti dall’estero (Asia soprattutto, Cina in particolare). Il dropshipping, pur avendo dei vantaggi rispetto all’eCommerce tradizionale, risulta di norma meno vantaggioso e meno automatizzabile rispetto a sistemi come l’affiliate marketing.
Nel dropshipping, infatti, il proprietario dell’eCommerce è dal punto di vista burocratico un venditore vero e proprio, e non un semplice promotore come accade con il sistema in affiliazione. Questo significa che deve, per legge, occuparsi dell’assistenza clienti, del post vendita, dei resi e di ogni problema legato al prodotto venduto e al suo utilizzo.
Per questo, pur essendo automatizzabile a grandi linee, si riserva un margine di funzionamento in cui è strettamente necessario l’intervento umano. Un eCommerce basato sul dropshipping non può mai diventare totalmente passivo, ma più o meno automatizzato a seconda dei casi.
Strumenti e piattaforme
L’eCommerce passivo è un piccolo ecosistema, che si compone di alcuni elementi capaci di lavorare tra loro in sincronia.
Il cuore pulsante è dato dall’eCommerce vero e proprio, ovvero dal sito web destinato alla vendita dei prodotti. Deve essere curato, accattivante, e studiato in modo da invogliare l’utente all’acquisto.
I prodotti sono il secondo elemento cruciale dell’eCommerce passivo. Oggi è possibile vendere online praticamente di tutto: beni fisici e digitali, servizi, consulenze. Individuare una nicchia di mercato in cui inserirsi e selezionare dei prodotti potenzialmente vincenti, che permettano di generare un numero importante di vendite con margini di profitto elevati, è di fondamentale importanza per il successo del proprio business.
A questi due elementi si affiancano poi gli strumenti veri e propri che permettono di raggiungere la piena automazione: sistemi di email marketing, come anche funnel di vendita capaci di scremare autonomamente il traffico proveniente verso il proprio portale e selezionare solo i profili più idonei a diventare affezionati clienti.
L’importanza della strategia di marketing
A prescindere dagli strumenti e dalle piattaforme scelte per il proprio eCommerce, è indispensabile sviluppare sin da subito una strategia di marketing.
Anche in questo caso possono essere di grande aiuto automazioni di vario tipo che permettono di gestire e analizzare il traffico, elaborando rapidamente una mole elevata di dati.
Qui, però, vengono fuori anche e soprattutto l’apporto umano e le capacità di chi sta dietro all’eCommerce e ne cura la strategia e gli obiettivi a breve e a lungo termine. Affinché le vendite siano costanti, lo store deve essere supportato da campagne di marketing efficaci, in grado di utilizzare i principali sistemi di promozione del momento (advertising sui social e sui motori di ricerca, mail marketing, e molto altro ancora) e di raggiungere il giusto target.
La strategia di marketing non deve essere vista come lo sviluppo una tantum di un piano d’azione: essa è un organismo dinamico, che deve adattarsi agli stimoli esterni e ai feedback che arrivano dal mercato, al fine di mantenere sempre elevata la propria performatività.
In questa fase è di fondamentale importanza anche curare gli aspetti SEO dell’eCommerce, che rendono possibile il suo posizionamento sui motori di ricerca. Nel caso degli store online, una fetta importante di traffico arriva proprio dalle ricerche degli utenti sul proprio browser.
In molti casi, potrebbe essere utile rivolgersi ad un eCommece manager, un professionista in grado di pianificare ogni aspetto della strategia in base alle necessità e agli obiettivi dell’eCommerce.
Come monetizzare un eCommerce passivo
Per monetizzare un eCommerce passivo è necessario integrare uno dei modelli di business di cui abbiamo parlato poco fa. Ad oggi, salvo casi particolari, l’Affiliate Marketing è il modello che permette di ottenere i guadagni maggiori e, soprattutto, che permette di creare un sistema di vendite totalmente passivo.
La sua peculiarità sta nel togliere dalle spalle dell’affiliato (che in questo caso è anche il gestore dell’eCommerce) tutti gli oneri legati alla vendita e alla distribuzione fisica del prodotto.
L’affiliato, infatti, non è un venditore vero e proprio, ma un promotore di beni e servizi. L’utente medio, a dirla tutta, non è in grado di cogliere questa sottile differenza, che però si rivela di cruciale importanza nella burocrazia del processo di vendita.
Chi vende in affiliazione, a differenza dei venditori tradizionali (come anche dei dropshipper) non deve impazzire con spedizioni, resi, malfunzionamenti e problemi legati al prodotto. Non corre il rischio di investire soldi per l’acquisto di prodotti che poi possono restare invenduti.
Il marketer in affiliazione deve solo preoccuparsi di creare un eCommerce scattante e accattivante, di generare vendite in maniera automatizzata e di ricavare, per ognuna di essere, una commissione più o meno elevata corrispostagli dal merchant (che è il venditore vero e proprio del prodotto).
Questo tipo di monetizzazione è l’unico, insieme all’infomarketing, ad offrire vantaggi di questo tipo, ed è per questo che viene sempre più adottato nella creazione di eCommerce automatizzati.
Gli errori comuni che si fanno con gli eCommerce
Quello degli eCommerce è un sistema sì semplice e intuitivo, ma non privo di errori e di trappole che possono decretarne il fallimento. Molti di questi sono comuni a gran parte dei principianti, che spesso si trovano a dover correggere in corso d’opera, perdendo tempo e denaro.
In effetti, l’errore più comune è proprio quello legato alla mancata pianificazione iniziale. La creazione dell’eCommerce, più che un punto di partenza, dovrebbe infatti essere un punto di arrivo, preceduta da un’attenta analisi di mercato e dallo sviluppo di una strategia completa e ragionata, che non lascia nessun elemento al caso.
Raccogliere informazioni sul pubblico a cui ci si intende rivolgere e sui prodotti con le potenzialità maggiori, ma anche sviluppare sin da subito una brand identity che renda l’eCommerce riconoscibile e in grado di emergere dall’ampia offerta attualmente a disposizione dei compratori.
Un processo che di certo non si esaurisce nelle fasi iniziali. Anche un eCommerce passivo, automatizzato cioè nei suoi meccanismi base, è un sistema in evoluzione, che deve adattarsi ai cambiamenti delle logiche di mercato e reagire rapidamente agli stimoli esterni.
Ci sono poi gli errori tecnici legati alla realizzazione dell’eCommerce: siti con caricamenti troppo lenti, che spingono il visitatore ad abbandonare la pagina; immagini dei prodotti di bassa qualità; descrizioni incomplete o contenenti errori.
Tutti questi aspetti rendono l’eCommerce meno competitivo, e sul lungo periodo possono rivelarsi fatali per il successo di questo business online.
Conclusioni: opinioni finali sull’eCommerce passivo
L’eCommerce passivo rappresenta la naturale evoluzione degli eCommerce tradizionali. Le classiche dinamiche di vendita online sono ora affiancate da sistemi di gestione totalmente automatizzati, che fanno largo uso di automazioni e bot per ridurre o addirittura azzerare il carico di lavoro del personale umano.
I sistemi di automazione permettono non solo di avere uno store in grado di lavorare autonomamente in ogni momento, ma anche di velocizzare i processi di vendita e di assistenza ai clienti, e di elaborare elevate quantità di dati con estrema semplicità.
Il risultato? Un eCommerce che dà meno grattacapi, di più facile gestione, ma che al tempo stesso può generare un numero di vendite molto più elevato. Non a caso questo modello, estremamente scalabile, è destinato a diventare il modello di riferimento per ogni store online.
Domande frequenti sull’eCommerce passivo
Le tre principali forme di eCommerce sono B2B (business to business), B2C (business to consumer) e C2C (consumer to consumer). La prima riguarda la vendita di prodotti e servizi tra aziende, la seconda tra aziende e consumatori, la terza tra consumatori grazie alla mediazione di una piattaforma (come possono essere quelle per le aste online o per la ricerca di freelancer).
I guadagni con un sito eCommerce sono potenzialmente infiniti. Di norma, un eCommerce ben posizionato sui motori di ricerca e con un catalogo di prodotti “attraenti” riesce a generare cifre nell’ordine delle decine di migliaia di euro al mese.
Gli svantaggi degli eCommerce tradizionali sono legati alla gestione della logistica: spedizione dei prodotti, resi, assistenza ai clienti. Grazie alle automazioni e a modelli di vendita come l’affiliate marketing è possibile ridurre o addirittura eliminare del tutti questi svantaggi.
Esistono diverse piattaforme per eCommerce contraddistinte da un ampio numero di servizi e integrazioni e da un’ottima assistenza clienti. WooCommerce è certamente una delle piattaforme più utilizzate per la creazione di eCommerce semplici e complessi.