L’affiliate marketing è uno dei modelli di business più popolari del momento. Ha avuto una crescita costante negli ultimi anni, e le previsioni non fanno altro che confermare questo trend positivo.
Le affiliazioni muovono già oggi miliardi e miliardi di euro, cifre che continueranno a crescere nel prossimo futuro.
Ma che cos’è l’affiliate marketing è com’è possibile entrarne a far parte?
Sono proprio queste le domande a cui voglio rispondere, dando delle spiegazioni che permettano a chiunque, anche ad un principiante assoluto, di capire facilmente come funziona il mondo delle affiliazioni e perché sceglierlo come proprio business è una mossa estremamente saggia.
Per farlo, ho bisogno di spiegarti tutte le caratteristiche di questa attività, le dinamiche che la muovono e gli incredibili vantaggi che offre rispetto agli impieghi tradizionali.
Andiamo per ordine, e partiamo col capire rapidamente che cos’è l’affiliate marketing per dilettanti. Ci sarà poi tempo per parlare di come avviare un business di questo tipo, diventando un marketer professionista grazie ad un corso come ROIBOOK NRG.
Cos’è l’affiliate marketing
Ti ho detto sin da subito che l’affiliate marketing è un modello di business, ovvero un particolare meccanismo di vendita che vede la collaborazione di due figure, l’affiliante e l’affiliato.
Tra poco ci occuperemo più nel dettaglio degli aspetti pratici della cosa. Per ora ti basta sapere che l’affiliato ha il compito di promuovere le offerte dell’affiliante (in genere un’azienda), ricevendo in cambio delle commissioni, ovvero guadagnano una percentuale su ogni transazione completata.
Questo modello offre tutta una serie di vantaggi all’affiliato, tali da renderlo uno dei migliori business online. Te ne elenco alcuni:
- Guadagni potenzialmente illimitati: non ci sono limiti su quanto un affiliato può guadagnare. Non c’è uno stipendio, ma delle commissioni calcolate sulle vendite completate. Più si riesce a vendere, più si guadagna. Un affiliato può collaborare contemporaneamente con più affilianti, e incassare decine o centinaia di commissioni al giorno. Non è raro che un bravo affiliato possa superare i 20.000 euro al mese in commissioni.
- Nessun investimento iniziale: a differenza di altri business online, per iniziare a fare affiliate non è necessario nessun investimento. Si può partire anche con un budget praticamente pari a 0. Le uniche spese iniziali sono quelle relative alla creazione del sito/blog, ma parliamo di circa una decina di euro l’anno.
- Nessun rischio di perdita: chi fa affiliate, non dovendo investire i propri capitali, non corre il rischio di perdere soldi con il proprio business. L’unico modo di andare in perdita con le affiliazioni è di spendere poco oculatamente con gli annunci sponsorizzati. Questo, però, non è un problema dell’affiliate, quanto di chi usa questo sistema per generare traffico credendo di riuscire a guadagnare più velocemente.
- Nessun onere logistico: altri modelli basati sulle vendite online, come ad esempio gli e-commerce, obbligano a farsi carico dei problemi legati alla logistica dei prodotti. Spedizioni, resi, assistenza post vendita. Con l’affiliate, invece, queste responsabilità sono dell’azienda, e non dell’affiliato che sponsorizza l’offerta.
- Autogestione del carico e degli orari di lavoro: l’affiliate marketer è un libero professionista, e non un dipendente. È lui che decide quando, dove e come lavorare. Per gestire la sua attività ha bisogno soltanto di una connessione ad internet. Grazie ai nuovi sistemi di automazione, può mettere in piedi business che praticamente non richiedono intervento umano, se non sporadicamente. È per questo che le affiliazioni rientrano anche tra i sistemi di guadagno passivi.
Come funziona l’affiliate marketing
Il principio che muove l’affiliate marketing è più semplice di quanto tu possa credere.
Tutto ruota attorno ad una parola chiave, “affiliazione”. Del resto, se facessimo la traduzione del termine, avremmo qualcosa come “marketing in affiliazione“.
Che cos’è un’affiliazione? È un patto che si instaura tra due figure, chiamate merchant e affiliato. Decidono di collaborare per ottenere un reciproco vantaggio: il merchant trova chi promuove un suo prodotto o servizio; l’affiliato, che si occupa della promozione, riceve una commissione per ogni transazione completata.
Prima di proseguire, ti propongo un’analisi più dettagliata di questi due ruoli e degli altri che fanno parte del mondo dell’affiliate marketing.
I ruoli dell’affiliate marketing
Merchant
Il merchant prende anche il nome di affiliante, cioè di colui che attivamente propone un’affiliazione e cerca professionisti disposti a farne parte.
Chi è nello specifico? I merchant sono spesso aziende, ma possono essere anche singoli professionisti che hanno bisogno di promozione.
Cosa promuove? Un po’ di tutto: il mondo delle affiliazioni riguarda soprattutto la vendita di beni, sia fisici che digitali (come può essere un ebook), ma può riguardare anche la promozione di un servizio (un abbonamento da sottoscrivere), e molto altro ancora.
Creando un programma di affiliazione il merchant ha la possibilità di trovare figure disposte a farsi carico delle operazioni relative alla promozione di quanto offre. È un sistema molto apprezzato dalle aziende perché ha un rapporto costi/risultati che spesso supera quello di qualsiasi altro meccanismo di sponsorizzazione.
Affiliato
L’affiliato, altrimenti chiamato publisher e in alcuni casi anche marketer, è la persona che decide di entrare a far parte di un programma di affiliazione con un’azienda.
È, in parole povere, il ruolo svolto da chi decide di fare affiliate marketing. Non esistono requisiti specifici per ricoprire questa posizione, se non la capacità di utilizzare i principali sistemi online per diffondere le offerte e spingere gli utenti a completare le transazioni.
Ci sono affiliati che riescono a muoversi con disinvoltura in tantissimi settori differenti, con un approccio generalista. Altri, invece, sono esperti in un settore e sfruttano le loro competenze per rivolgersi a delle nicchie particolari e fidelizzare il proprio pubblico.
Il guadagno dell’affiliato, come già anticipato, è dato dalle commissioni che riceve sulle singole vendite.
Attenzione: ti ricordo che sto usando genericamente il termine vendite, ma che non per forza la commissione è legata all’acquisto di un prodotto. Ci sono programmi in affiliazione che prevedono ricompense anche per registrazioni ad un portale, per il download di un software o di un file, o addirittura per l’acquisizione dei contatti (lead generation).
Cliente
Il cliente è la figura a cui si rivolgono sia l’affiliante che l’affiliato. È il vero protagonista dell’affiliate marketing, il cui scopo è proprio persuaderlo affinché faccia quanto desiderato dal merchant.
Sia l’azienda che il publisher si impegnano affinché dei semplici visitatori si trasformino in clienti veri e propri. Il contatto diretto avviene tra il prospect, cioè il potenziale cliente, e l’affiliato, che fa da intermediario con l’azienda e ne sponsorizza l’offerta.
Network di affiliazione
Il marketing in affiliazione, come abbiamo visto, è di base un sistema a tre, formato da merchant, publisher e cliente.
Negli ultimi anni ha preso sempre più piede una variante di questo modello che prevede la presenza di una quarta figura, il network di affiliazione.
Non è nulla di strano. Si tratta di piattaforme che permettono di mettere in contatto le aziende con gli affiliati. Una sorta di cerco/offro lavoro delle affiliazioni, in cui i merchant possono pubblicare i propri prodotti da sponsorizzare e gli affiliati possono scegliere tra le diverse offerte a cui aderire.
Quella offerta dai network è una possibilità molto interessante, perché permette di accedere con pochi click a cataloghi con migliaia e migliaia di prodotti, e accedere facilmente ad affiliazioni con tantissime aziende diverse, di ogni settore.
Vedi anche: i migliori siti per affiliate marketing.
Un esempio di affiliate marketing
Voglio ora proporti un esempio di programma di affiliate marketing, scegliendo tra una delle migliori affiliazioni in italiano attualmente attive.
Si tratta di SiteGround, un portale che permette di creare e gestire siti web in maniera facile e veloce, e con prezzi molto accattivanti.
SiteGround offre soluzioni all-in-one, che includono l’acquisizione di un dominio, l’installazione del CMS WordPress e tutta una serie di feature estremamente comode per chi ha bisogno di realizzare un sito.
Questo tipo di servizi ha una richiesta in continua crescita. Viene usato tanto dai blogger quanto da chi realizza e-commerce, ma anche da tutte le attività che hanno bisogno di migliorare la propria presenza online (negozi, locali, etc…).
È una nicchia sicuramente profittevole, e con l’affiliazione di SiteGround è possibile monetizzarla al meglio e senza forzature.
Cosa prevede questo programma? Delle commissioni che crescono in base al numero di vendite effettuate: 40 euro a vendita (da 1 a 5 vendite al mese); 60 euro a vendita (da 6 a 10 vendite al mese); 75 euro a vendita (da 11 a 20 vendite al mese).
Gli affiliati che fanno più di 20 vendite mensili hanno accesso a commissioni personalizzate e ancora più profittevoli.
Con le cifre in ballo è possibile farsi agevolmente due conti e notare quanto bastino poche sottoscrizioni per avere guadagni mensili importanti.
Bastano, ad esempio, 20 vendite mensili (cioè meno di una al giorno) per superare quello che è lo stipendio medio nel nostro paese.
SiteGround ha un’ottima assistenza ed include tanti strumenti che agevolano la vita dei propri affiliati, che vengono pagati settimanalmente. Altro aspetto positivo di questo programma di affiliazione, è che non c’è un importo minimo da raggiungere per incassare le commissioni.
Vedi il programma di affiliazione SiteGround.
Come iniziare con l’affiliate marketing
Certo, il meccanismo alla base dell’affiliate marketing è veramente molto semplice, ma lo è altrettanto passare dalla teoria alla pratica?
Assolutamente sì. Anche un principiante assoluto può avviare il primo business in affiliazione in non più di qualche giorno, e iniziare a guadagnare già dalle prime settimane.
L’ideale per iniziare è scegliere un corso dedicato all’affiliate marketing come ROIBOOK NRG, così da avere ben chiare le nozioni da apprendere e la scaletta da seguire: si compone di pochi passaggi, che analizzeremo meglio nei prossimi paragrafi, ma di cui voglio darti già una prima presentazione.
Tutto parte dalla scelta della nicchia di mercato, ovvero del pubblico e del settore a cui rivolgersi. A questo punto, c’è la creazione vera e propria della piattaforma su cui proporre le offerte in affiliazione.
Di norma è un sito o blog, ma è possibile ricorrere anche ad altre soluzioni, come può essere un canale YouTube e o un profilo social.
A questo punto non resta che iniziare a creare i contenuti: post, video, qualsiasi cosa sia in grado di generare traffico e portare verso la tua piattaforma gli utenti che verranno poi convertiti in clienti.
Come scegliere la nicchia di mercato
L’errore che più spesso vedo commettere a chi inizia con l’affiliate marketing (ma, a dire il vero, anche da chi non è alle prime armi) è non scegliere sin da subito la propria nicchia di mercato.
No, non vale il ragionamento “a più persone mi rivolgo, più posso guadagnare”. Il pubblico premia sempre la specificità: cerca, cioè, sempre soluzioni molto specifiche che lo rassicurano sul fatto che facciano al caso suo.
Non sono ben viste le soluzioni generaliste e, del resto, puoi facilmente intuire il perché. Ti affideresti mai ad una persona che nei giorni pari fa il personal trainer, nei giorni dispari il barbiere e che durante le festività si dedica agli investimenti immobiliari?
Sono sicuro di no. Certo, non è detto che non possa essere bravo in tutte queste cose, ma quante sono le possibilità? La regola generale è che chi fa tutto, difficilmente fa tutto bene.
E qui ritorniamo al discorso della nicchia di mercato. Un utente che cerca consigli su acquistare un nuovo smartphone, si rivolgerà a blog di quello specifico settore, consapevole che lì potrà trovare delle figure autorevoli in materia.
Un grande vantaggio per chi fa affiliate marketing consiste inserirsi in una nicchia che si conosce bene, così da poter far presa facilmente sulla porzione di pubblico a cui ci si rivolge.
Questo, però, non è sufficiente. Ci sono nicchie che non sono profittevoli: non c’è richiesta da parte del mercato, non ci sono programmi di affiliazione disponibili. È inutile sperare di ricavare grossi profitti in un settore in cui il movimento di denaro è veramente minimo.
Come si fa a capire quali sono le nicchie più profittevoli? Non è così difficile come potrebbe sembrare. Si parte dall’identificare un problema che possa essere comune a più persone, come può essere la necessità di migliorare la propria forma fisica.
Sotto di esso rientrano diversi sottoinsiemi, che sono proprio le nicchie. Ci sono le diete, gli integratori, i programmi di allenamento, gli attrezzi di ogni tipo e costo.
Una breve ricerca sui motori di ricerca permette di scoprire se e quali sono le affiliazioni disponibili. Questi, ad esempio, sono i risultati della ricerca sulle affiliazioni per gli integratori dedicati a chi va in palestra.
Altre ricerche, quali ad esempio “come aumentare la massa muscolare” o “come migliorare il proprio fisico”, permettono di avere una panoramica sulla nicchia in questione, scoprendo i blog che si posizionano meglio e i numeri che fanno.
Questi dati servono ad analizzare il mercato, e sono la base di partenza per qualsiasi strategia di marketing.
Come creare il sito-piattaforma
Per guadagnare con le affiliazioni, in teoria, non è obbligatorio avere un sito. In pratica, lo è.
Soprattutto all’inizio, la presenza di un sito web semplifica di molto la vita dell’affiliato.
I motivi sono diversi. Avere un proprio sito significa liberarsi di tutte le condizioni dettate dalle altre piattaforme. I social ad esempio, e mi riferisco soprattutto ma non solo a Facebook, hanno delle policy che non vedono di buon occhio chi li utilizza per fare affiliate marketing.
Regole stringenti, ban improvvisi e spesso senza una motivazione precisa, rendono dura la vita dell’affiliato. Con un sito proprio ci si libera di tutte queste zavorre, acquistando il totale controllo sulle proprie campagne, senza dover sottostare a regole (spesso assurde) dettate da altri.
Del resto, la creazione di un blog è un’operazione talmente semplice ed economica (parliamo di poche decine di euro l’anno) che non ci sono motivi reali per non imboccare questa strada.
Avere un sito, inoltre, ha il vantaggio di migliorare il modo in cui la nostra figura viene percepita dal pubblico. Non è un caso che tutti gli esperti, di ogni settore, ne hanno uno.
Per non parlare poi della possibilità di accedere al traffico proveniente dai motori di ricerca! Google è il sito più visitato al mondo, e chi si posiziona bene nella sua SERP (cioè la pagina di risultati) può ottenere migliaia e migliaia di visualizzazioni ai propri contenuti senza spendere nemmeno un euro.
Per gli aspetti tecnici, ti rimando alla mia guida su come creare un sito web con WordPress. Sono sicuro che ti renderai conto tu stesso di quanto sia semplice la cosa.
Vedi anche: i migliori hosting per WordPress.
Come creare i contenuti
A questo punto puoi dedicarti alla creazione dei contenuti, cuore pulsante di qualsiasi business in affiliazione.
Il tipo di contenuti varia ovviamente in base alla piattaforma (o alle piattaforme) che hai scelto per la tua attività.
Se punterai soprattutto sul blog e sul posizionamento sui motori di ricerca, i contenuti saranno dei post, meglio ancora se ottimizzati secondo le regole SEO, quelle cioè che gli permettono di essere ben visti da Google e di finire tra i primi risultati di ricerca per le varie keyword.
Se hai scelto la strada dei social, questi contenuti soprattutto multimediali: video, shorts/reels, e qualsiasi altro formato messo a disposizione dalla piattaforma.
A prescindere dal tipo di contenuto, ci sono delle regole base da seguire per massimizzare i risultati. Per comodità, faremo riferimento soprattutto ai post per blog, a quei testi cioè che puoi realizzare e pubblicare con tool come WordPress nel giro di pochi minuti.
Tre sono gli attributi che deve avere un buon contenuto. Deve essere calzante, semplice e di qualità.
Vedi anche: come guadagnare scrivendo contenuti.
Calzante
Creare un contenuto calzante significa creare un contenuto che affronti esattamente l’argomento che interessa alla propria nicchia.
Significa, in parole povere, capire appieno quali sono i problemi di chi legge e proporre senza troppi giri di parole delle soluzioni efficaci.
Le persone non cercano dei muri di testo piene di informazioni pescate qua è là. Cercano una risposta alla loro domanda.
Vuoi ottenere questo risultato? Bene, allora devi fare esattamente questo.
Hai questo problema che ti affligge da anni? Eccoti la soluzione: seguila alla lettera e mi ringrazierai.
Questo spiega anche perché è indispensabile scegliere sin da subito una nicchia specifica. I contenuti calzanti lo sono solo se la propria offerta è calzante con quella del pubblico a cui ci si rivolge.
Semplice
La semplicità di un contenuto è quella caratteristica che gli permette di arrivare sia al cervello che al cuore delle persone.
Nel caso dei contenuti scritti, come possono essere i post per un blog, non è difficile raggiungere questa semplicità.
Vanno utilizzati periodi bravi, che usino il più possibile termini di facile comprensione. Un post per un affiliate blog non è un trattato, non viene migliorato da uno stile ricco e ampolloso.
I lettori non vogliono essere intrattenuti, ma vogliono trovare esattamente le indicazioni di cui hanno bisogno, le soluzioni ai loro problemi.
Questo vale per un post, ma vale anche per un contenuto video. La complessità non è un valore aggiunto, in nessuno di questi casi.
Il linguaggio deve essere diretto: vanno dette solo le cose che occorre realmente dire per trasmettere il proprio messaggio e per far leva sulle persone, così da spingerle verso il processo che le farà diventare clienti.
Qualità
Creare un contenuto semplice non significa creare un contenuto di scarsa qualità, tutt’altro.
Semplicità e qualità possono e devono andare di pari passo.
Nel caso del post per un blog, significa curare non solo l’aspetto testuale, ma anche quello grafico.
Aspetti come la formattazione, la presenza e il posizionamento delle immagini, vanno curati nei minimi dettagli per fornire al lettore un contenuto che sia il più gradevole possibile.
Quando invece si parla di video, la qualità del contenuto si mostra anche sotto altre forme.
Basti pensare alla qualità tecnica con cui vengono realizzate le riprese: la risoluzione, l’illuminazione della scena, la qualità dell’audio.
Tutte cose da tenere in forte considerazione se si desiderare creare qualcosa che sia in grado di far presa su chi sta guardando, e che proprio in base a questi aspetti deciderà se darti fiducia o meno.
Come scegliere un programma di affiliazione per iniziare
Ora è tutto pronto per iniziare a guadagnare con le affiliazioni. Sì, ma che programma scegliere?
Non c’è una risposta adatta a tutti, anche perché in base alla nicchia a cui ci si rivolge cambiano le affiliazioni disponibili e i merchant con cui collaborare.
A prescindere da questo, comunque, è bene analizzare i diversi programmi tenendo a mente le indicazioni che sto per darti.
L’affidabilità di un programma di affiliazione dipende anche e soprattutto dall’assistenza fornita agli affiliati. È bene informarsi sul supporto dato dal merchant, e quindi sulla disponibilità e sull’efficacia del suo help center.
Ci sono degli operatori disponibili a chiarire i tuoi dubbi e a risolvere eventuali problemi? Come possono essere contattati? L’assistenza via mail è ottima, ma in molti casi avere un contatto telefonico o una live chat permette di risparmiare tempo e tribolazioni.
Alcuni programmi di affiliazioni prevedono addirittura la presenza di una figura dedicata al marketer. Ogni affiliato, insomma, ha un proprio referente a cui rivolgersi quando ne ha necessità.
Questi aspetti vengono riportati nelle schede informative dei singoli programmi, ma anche leggere le recensioni degli affiliati permette di ottenere informazioni importanti sull’azienda con cui si sta per avviare quello che è a tutti gli effetti un rapporto di collaborazione.
Da non trascurare sono anche gli strumenti di promozione veri e propri messi a disposizione dall’affiliate program. Quelli più completi forniscono sin da subito link, banner e contenuti adatti ad ogni esigenza che vanno integrati nel proprio sito/piattaforma con un semplice copia e incolla.
Si passa poi all’aspetto economico. A quanto ammontano le commissioni? In base alla nicchia e al programma scelto si va da pochi punti percentuali (2-3%) a commissioni addirittura superiori al 50% sul prezzo di vendita.
Queste percentuali vanno rapportate ovviamente anche a quanto effettivamente può essere rivendibili un certo prodotto o servizio, ma sono una prima indicazioni sulle possibilità di guadagno con un determinato merchant.
Ciò non toglie che anche con programmi di affiliazioni con commissioni basse è possibile guadagnare cifre importanti. L’esempio classico è quello dato dal programma di affiliazione di Amazon.
Le commissioni riconosciute ai propri affiliati dal colosso dell’ecommerce sono, di norma, inferiori alla media. Difficilmente vanno oltre il 10%.
Eppure, l’estrema popolarità di questa piattaforma e la fiducia totale che si è costruita negli anni (Amazon è l’emblema del “se non va bene faccio il reso in un attimo”), permettono di guadagnare molto proprio per la facilità con cui si convince un utente ad acquistare su Amazon, che compensa le commissioni non particolarmente allettanti.
Non è detto che un programma di affiliazione con commissioni al 50% faccia diventare ricchi: se si tratta di prodotti difficili da far acquistare e di piattaforme che non destano molta fiducia nel pubblico, il gioco non vale la candela.
Vedi anche: le migliori affiliazioni in italiano.
Come portare traffico al proprio sito affiliato
Ogni business in affiliazione di successo ha alla base un sito web ben realizzato. Da solo, però, non è sufficiente per iniziare a guadagnare.
Manca un secondo imprescindibile elemento: il traffico. Servono, cioè, delle persone che visitano il tuo sito, che leggono i tuoi contenuti e che decidono continuare con le offerte proposte, permettendoti di incassare le dovute commissioni.
Il modo migliore di portare traffico al proprio sito affiliato è optare per il posizionamento organico. Si tratta, detto brevemente, di fare in modo che i post del proprio sito vengano mostrati dai motori di ricerca ogni volta che un utente cerca determinate parole chiave, dette keyword.
Se ho realizzato un post sulla perdita di peso, in cui propongo dei prodotti per dimagrire (che sono appunto l’oggetto della mia affiliazione), mi interesserà fare in modo che questo compaia ogni volta che un utente cerca su Google (il search engine per eccellenza) cose come “perdere peso”, “prodotti per la perdita di peso”, “soluzioni per i chili di troppo”, e così via.
Questo tipo di traffico è un traffico di alta qualità per due motivi. Innanzitutto, chi visita il blog in questo modo è già una persona interessata all’argomento. Non è un utente casuale a cui viene mostrato un annuncio che può interessargli o meno.
Se quella persona ha già fatto un certo tipo di ricerche online, avrà sicuramente la sua dose di interesse verso quello scrivo. Ha già un problema da risolvere, e per cui io propongo una soluzione.
Secondo motivo, è una fonte costante di visite ai contenuti. Un post ben posizionato può mantenere facilmente la posizione anche a distanza di anni, con nessun altro accorgimento da parte dell’autore se non qualche sporadico aggiornamento, utile anche per aggiungere offerte o eliminare quelle che non sono più disponibili.
Per non parlare poi del risparmio in termini economici. Il posizionamento organico sui motori di ricerca non richiede alcun investimento, diversamente dagli annunci a pagamento che rappresentano una spesa costante. Appena si smette di pagare, viene meno anche il traffico.
Questo non significa che sponsorizzare i propri contenuti sia sbagliato a prescindere. È sbagliato farlo credendo che sia sufficiente pagare qualche settimana di pubblicità per creare una fonte di traffico stabile e di qualità.
Vedi anche: come guadagnare con un blog.
Quanto si può guadagnare con l’affiliate marketing
L’affiliate marketing non ha un compenso fisso: trattandosi di una libera attività di stampo imprenditoriale, le cifre che si incassano dipendono da diversi fattori, inclusi l’impegno e il tempo investiti, le capacità del singolo e le giuste intuizioni.
Il marketer, cioè, non è un dipendente che riceve ogni mese una busta paga con un importo fisso, ma guadagna in base ai risultati che raggiunge e a quante interazioni ottiene con i propri contenuti (che siano post di vendita o qualsiasi altro genere di contenuto in affiliazione).
In linea teorica, i guadagni con l’affiliate marketing sono potenzialmente illimitati. Non c’è un limite alle commissioni che si possono ottenere e, se anche potesse esserci qualche clausola simile in determinate affiliazioni (ma si parla di cifre estremamente alte), nulla vieta al marketer di collaborare contemporaneamente con più merchant e puntare a compensi ancora più elevati.
Per farsi un’idea dei numeri in ballo, ci sono degli studi di settore che hanno analizzato il mercato in affiliazione, facendo una stima del compenso medio degli affiliati.
Il quadro che ne viene fuori è molto variegato. Chi lavora con le affiliazioni in modo “amatoriale”, senza cioè seguire un metodo preciso e senza costanza, difficilmente va oltre i 2000 euro al mese. I professionisti del settore, invece, possono guadagnare anche più di 25.000 euro al mese.
Tra questi due estremi si posizionano marketer di vario tipo e livello, che guadagnano mensilmente importi nell’ordine delle diverse migliaia di euro, ma che spesso superano anche la soglia dei 10.000 euro.
In ogni caso, parliamo di un compenso molto superiore allo stipendio medio italiano, che secondo le ultime stime non supera i 1600 euro mensili.
Vedi anche: guadagnare con le affiliazioni.
Cosa studiare per avere successo come affiliate marketer
Il percorso per diventare affiliate marketer è piuttosto breve, a patto di conoscere esattamente cosa studiare.
Partiamo da un presupposto. Ad oggi non esiste nessun percorso accademico ufficiale (che sia universitario o di livello inferiore) che permetta di acquisire le competenze necessarie ad avviare un business in affiliazione.
Il che è anche un vantaggio. Per fare affiliate non è necessario possedere alcun titolo di studio specifico. Certo, ci sono percorsi che possono dare una formazione che può tornare comodo (come, ad esempio, le lauree del settore economico o della comunicazione), ma sono tutt’altro che indispensabili.
È perfettamente possibile diventare un affiliate marketer professionista anche partendo da 0, e in non più di qualche settimana. È necessario solo scegliere una buona fonte di studio, e la migliore è rappresentata dai corsi mirati.
Un corso sull’affiliate marketing si compone di lezioni che permettono di apprendere tutto il necessario per gestire ogni aspetto delle affiliazioni.
Più nello specifico, fornisce competenze su come creare e gestire le piattaforme, su come scegliere i vari programmi di affiliazione e, soprattutto, sul come creare delle fonti costanti di traffico verso i propri contenuti.
Include sia argomenti teorici, ma anche e soprattutto nozioni pratiche. Permette di capire sin da subito quali sono gli strumenti da utilizzare e come vanno sfruttati per ottenere il massimo dei risultati con il minimo sforzo.
Il corso ROIBOOK NRG rispecchia perfettamente tutte queste caratteristiche. Con un percorso simile è possibile trasformarsi in un marketer, una figura sempre più richiesta dal mercato digitale.
Questo tipo di professionista infatti, oltre a sapersi muovere nel mondo delle affiliazioni, è a suo agio anche con aspetti come la promozione online e il rapporto con i clienti, che sono particolarmente apprezzati dalle aziende che vogliono espandere la propria attività online e necessitano del supporto di un professionista.
Considerazioni conclusive
L’affiliate marketing non è certo l’unico sistema di guadagno online, ma è senza dubbio tra quelli che permettono i migliori risultati in poco tempo, senza dover investire o rischiare alcun capitale iniziale e senza doversi affidare alla dea bendata.
Completando un corso sull’affiliate si acquisiscono le competenze necessarie a mettere in piedi un business estremamente profittevole, che genera entrate importanti e che permette di liberarsi dalle catene del lavoro tradizionale.
Sono già migliaia e migliaia le persone che hanno cambiato la loro vita grazie all’affiliate marketing
Stiamo parlando di una realtà solidissima, e che lo diventerà ancora di più negli anni a venire. Il sistema delle affiliazioni, infatti, è quello che meglio si adatta alla crescita del commercio online.
Non a caso nascono ogni giorno nuovi programmi di affiliazione. Le aziende hanno capito che, grazie agli affiliati, possono raggiungere sempre più persone e in modo sempre più efficace ed economico.
Gli affiliati, dal canto loro, hanno l’accesso a vere e proprie miniere d’oro, in nicchie che ancora nessuno ha iniziato a sfruttare e che possono generare flussi costanti di denaro sia nel presente che nel futuro.
Le opportunità non mancano: serve solo essere realmente disposti a sfruttarle.
Domande frequenti sull’affiliate marketing
Per fare affiliate marketing è necessario avere una propria piattaforma (in genere un sito web) dove pubblicare contenuti con cui diffondere i propri link in affiliazione. Questi si ottengono entrando a far parte dei programmi di affiliazione proposte da diverse aziende, o dei network di affiliazione che propongono ogni giorno migliaia di offerte sponsorizzabili.
Per iniziare, vedi il mio corso gratuito sull’affiliate marketing.
Un affiliate marketer ha il compito di sponsorizzare le offerte di aziende e professionisti che prendono il nome di merchant o affilianti. Ne riceve in cambio una commissione, che equivale a una percentuale sul prezzo di vendita del prodotto.
I guadagni dell’affiliate marketing sono potenzialmente illimitati. In genere i programmi di affiliazioni non hanno un massimo sulle commissioni (se non cifre estremamente elevate), e nulla vieta ad un marketer di entrare a far parte di più programmi differenti. I principali studi del settore indicano che, mediamente, un affiliato guadagna in Italia tra i 5000 e i 10.000 euro mensili. Una buona percentuale supera queste cifre, arrivando anche a più di 20.000 euro mensili in commissione. Vedi anche l’approfondimento su come guadagnare online.
In ogni nicchia si trovano ottimi programmi di affiliazione. Alcune soluzioni generaliste, come Amazon, eBay e WorldFilia sono perfette per chi vuole sponsorizzare un gran numero di prodotti di diverso tipo. Altri programmi sono invece più mirati: è il caso di Binance e Plus500, ad esempio, ideali per il mondo delle criptovalute e del trading online. Vedi anche la nostra guida su High Ticket e affiliate marketing.