Come diventare freelance nel 2023 (e avere successo)

Diventare freelance, nel 2023, è il sogno di moltissime persone che desiderano cambiare il proprio futuro lavorativo. Se fino a qualche tempo fa l’ambizione era quella di diventare un dipendente aziendale o un dipendente pubblico, ora le cose stanno cambiando.

Complici anche i lavori del futuro, per lo più digital, sempre più frequentemente ci si domanda quale sia il percorso da seguire per mettersi in proprio e per lavorare come libero professionista.

Se si vuole lavorare da casa come freelance, allora questo è il post da leggere. Parlerò di cosa comporta questa possibilità, dei vari lavori da freelance e di come guadagnare.

Se ti interessa imparare un business dall’alta profittabilità e basato esclusivamente sugli strumenti del web, ti consiglio di approfondire il mio percorso ROIBOOK NRG.

Cosa significa essere un freelance

Il primo passo di questo cammino è quello di comprendere a fondo cosa significa essere un freelance. Si tratta di un passaggio fondamentale, perché quando si parla del proprio futuro lavorativo vale sempre la pena avere le idee chiare.

Come detto, questa è una scelta sempre più popolare soprattutto da chi ha l’esigenza di trovare una propria libertà e flessibilità lavorativa. A differenza di chi è dipendente, infatti, chi lavora come freelance ha la possibilità di non dover essere legato a un datore di lavoro, di non doversi recare in ufficio in orari prestabiliti.

Essere flessibili dà la possibilità di lavorare ovunque si desideri e negli orari che si decidono in autonomia. Ed è proprio questo che attira l’attenzione di tantissime persone, sia della nuova generazione che meno giovani, che desiderano reinventarsi in totale libertà.

Se il freelance può decidere autonomamente quando e dove lavorare, può anche stabilite i propri obiettivi e pianificare la propria carriera in modo indipendente. Naturalmente, questa libertà significa anche avere una maggiore responsabilità dato che chi decide di optare per la libera professione deve gestire i clienti in prima persona, deve organizzare autonomamente il lavoro anche in base alle scadenze, deve pensare alla contabilità e così via.

Per questo è bene sottolineare che diventare freelance richiede una buona dose di dedizione e di motivazione personale. Come dico spesso, è necessario il giusto mindset per raggiungere il successo.

I vantaggi della professione del freelance

Quali sono i vantaggi della professione freelance? Ce ne sono diversi ed è interessante analizzarli, così da dare spunti utili a chi è alla ricerca di un consiglio prima di fare il grande salto verso la libera professione.

Uno dei principali vantaggi è, senza dubbio, la flessibilità. Del resto, chi lascia il posto fisso o da dipendente lo fa per avere la libertà di scegliere quando e dove lavorare. In questo modo è possibile conciliare vita privata e lavorativa ed è un grande vantaggio.

Un freelance può organizzare il proprio tempo come meglio crede e può lavorare da casa, in un caffè o in un luogo qualsiasi di suo gradimento. Questo tipo di flessibilità ha anche un effetto positivo sulla produttività, poiché chi riesce a conciliare lavoro e tempo libero come meglio crede rende di più.

A questo vantaggio è necessario aggiungere anche che essere un professionista autonomo permette di lavorare in un’ampia gamma di settori. Ci sono molti lavori freelance, tra cui copywriter, designer, sviluppatore di software, digital marketing specialist e molti altri ancora.

Quello che si deve sottolineare è che questa varietà consente ai freelance di scegliere un lavoro in base alle proprie competenze ma anche alla proprie aspirazioni, che non dovrebbero mai essere sottovalutate.

I freelance hanno la possibilità di gestire il proprio tempo in maniera autonoma ed efficiente. Avere la possibilità di organizzare il lavoro e lavorare su più progetti rende la vita professionale più equilibrata e questo fa bene anche alla vita privata.

Non solo. Non avere orari e luoghi prestabiliti da contratto permette di modulare le proprie esigenze anche in termini di tempo e di orario. Un vantaggio che spesso si sottovaluta, ma in una grande città può fare la differenza.

Diventare un freelance permette anche di acquisire nuove competenze in settori di proprio interesse, così da poter lavorare su più progetti trasversali. Questo significa aprirsi a un pubblico di potenziali clienti molto più vasto, ma anche curare la propria crescita professionale e personale. Un dettaglio che fa la differenza, dato che chi è dipendente non sempre riesce a formarsi in maniera concreta.

Tutto ciò, naturalmente, apre la strada a maggiori possibilità di guadagno. In linea di massima possiamo dire con certezza che i freelance guadagnano di più rispetto ai dipendenti.

Il lavoro autonomo, infatti, permette non solo di scegliere i clienti per cui lavorare ma anche di fissare il proprio tariffario in base alle competenze e al merito, cosa impossibile per chi ha un lavoro dipendente. Ecco perché un freelance specializzato può aumentare i guadagni in base alla propria esperienza, alla propria specializzazione e al proprio tempo di lavoro.

Vedi anche il contenuto su: come fare soldi da minorenni.

Come diventare freelance

Dopo aver spiegato quelli che sono i possibili vantaggi dell’essere un freelance, è necessario capire come diventare un lavoratore autonomo e su cosa puntare. Come detto, i campi in cui lavorare sono molteplici ma la prima cosa da fare è cambiare mentalità.

Sebbene specializzarsi in un settore per poi acquisire delle skill trasversali sia fondamentale, il primo step da fare è quello di cambiare mindset. Si deve sviluppare una mentalità imprenditoriale, volta a valorizzare il proprio tempo e la propria figura come libero professionista ed esperto del settore.

Importanza del mindset

Nel momento in cui si decide di diventare freelance e di intraprendere il cammino verso la libera professione, il cambio di mindset è necessario.

Chi desidera essere un professionista autonomo deve avere un certo grado di determinazione, resilienza e motivazione. Il giusto mindset permette a un freelance di affrontare le sfide e le opportunità connesse al lavoro autonomo.

Attenzione, il mindset giusto si deve costruire pian piano. Non tutti nascono con la voglia di diventare imprenditori e di mettersi in proprio, ma chi si impegna a cambiare la propria attitudine e la propria mentalità può diventare freelance.

Il primo step da fare è quello di sviluppare flessibilità mentale. Possiamo dire che chi lavora come freelance si trova spesso a dover fare i conti con situazioni nuove e con imprevisti che devono essere affrontati con il giusto piglio. Adattarsi alle situazioni in maniera efficace: questo significa iniziare a lavorare sul proprio mindset, andando a trovare soluzioni creative alle possibili difficoltà e alle situazioni non previste.

Per un lavoratore autonomo, però, è fondamentale anche l’autodisciplina. Questo perché si lavora senza un datore di lavoro e sostanzialmente senza delle scadenze fisse. Per questo motivo, un freelance deve avere la capacità di organizzare il proprio tempo e rispettare gli obiettivi. Ciò richiede un forte senso di responsabilità personale e un’attenzione costante alle priorità.

Inoltre, il mindset corretto è quello orientato al risultato e al conseguente raggiungimento degli obiettivi prefissati. Bisogna avere sempre una visione chiara di ciò che si desidera ottenere e lavorare costantemente per raggiungere quegli obiettivi. Questo permette di essere spronati a fare sempre meglio e a spostare sempre più in là l’asticella.

Naturalmente, essere un freelance non significa avere una vita rose e fiori. Anzi. In molti casi è necessaria una capacità di gestione dello stress di gran lunga superiore a quella che deve avere un dipendente. In base alla gestione dei propri progetti, il libero professionista può trovarsi divanzi a carichi di lavoro intensi e mantenere la calma è fondamentale, sia per evitare burnout professionali che per garantire alti standard produttivi e professionali.

Serve, in questi casi più che mai, un mindset orientato al cambiamento perché il lavoro può cambiare ed evolversi molto rapidamente e questo non deve provocare stress ma deve essere una nuova opportunità. In questi casi è essenziale anche adattarsi ai cambiamenti del mercato e rimanere in linea con le nuove tendenze.

La scelta della nicchia

Scegliere la nicchia professionale è, senza dubbio, un altro step da cui è impossibile prescindere. Sebbene abbia detto che un freelance debba avere delle competenze trasversali, quest’ultimo deve specializzarsi ed eccellere in un settore specifico prima di ampliare il proprio raggio di azione.

Questo significa che è necessario individuare le proprio priorità e le proprie inclinazioni, così da trovare il settore giusto nel quale inserirsi.

Ci sono diversi vantaggi nell’essere freelance specializzati in una nicchia. In primo luogo chi decide di specializzarsi in una nicchia riesce a ottenere autorità nel settore e a differenziarsi da chi offre servizi generici. In questo modo si può aumentare la propria visibilità nel mercato.

Un professionista specializzato tende anche ad avere una conoscenza specifica e approfondita del settore, che significa riuscire a offrire un valore maggiore ai propri clienti e ciò riesce anche a giustificare tariffe più elevate. Non solo. Questa specializzazione permette anche di ottenere più clienti interessati proprio a quella particolare area di interesse.

Il tutto si collega a doppio filo con la soddisfazione personale. Chi lavora in una nicchia specifica riesce ad avere maggiori soddisfazioni rispetto a chi si lancia su tutto il mercato senza, però, eccellere in nulla.

Tutto ciò richiede ricerca di mercato e tanta pianificazione. È importante scegliere una nicchia in cui si ha una conoscenza approfondita e una passione per l’argomento ma è anche necessario riusicre a valutare la domanda di servizi, in modo da assicurarsi che ci sia un mercato e di conseguenza un possibile guadagno.

Inquadramento fiscale

Quello dell’inquadramento fiscale è uno degli argomenti che destano maggiori dubbi e preoccupazioni. Chi è abituato a lavorare come dipendente sa che in una determinata data riceverà lo stipendio, sempre uguale al netto degli eventuali scatti di anzianità.

Quando si decide di diventare freelance le cose cambiano. Non si ha più un datore di lavoro che paga lo stipendio, ma di contro i guadagni possono aumentare notevolmente.

Per quel che concerne l’inquadramento fiscale il primo consiglio che dò è quello di rivolgersi a un buon professionista per l’apertura e la gestione della partita IVA. Avere al proprio fianco un commercialista competente e che sia in grado di gestire e consigliare al meglio aiuta a crescere nella propria professione e a scalare i propri guadagni.

Trovare i clienti

Dopo aver predisposto i primi step, per diventare freelanche a tutti gli effetti bisogna trovare i clienti. Per molti questo è il passaggio più ostico in assoluto, poiché richiede un grande impegno soprattutto nelle fasi iniziali. Tuttavia, ci sono diverse strategie efficaci che i freelance possono utilizzare per trovare nuovi clienti.

Chi riesce a specializzarsi e a farsi conoscere in una nicchia specifica non dovrebbe mai avere questo problema, ma spesso il percorso per la costruzione della propria figura lavorativa richiede il passaggio in fasi intermedie in cui è necessario rivolgersi al giusto target e trovare clienti.

In questi casi ci sono alcuni suggerimenti che vorrei dare a chi è alle prime armi. In primo luogo è possibile sfuttare i social network per aumentare la visibilità dei propri servizi.

Si tratta, infatti, di un ottimo strumento per costruire la propria reputazione online e raggiungere nuovi clienti. Utilizzare LinkedIn, Facebook, Twitter e Instagram per mostrare il proprio lavoro, fornire informazioni sulla propria attività e interagire con i potenziali clienti oggi come oggi è fondamentale. Se si desidera lavorare online bisogna essere presenti e farsi conoscere e questo è un primo suggerimento da tenere a mente.

Per chi è alle primissime armi esistono anche delle piattaforme per freelance su cui è possibile trovare i primi clienti e muovere i primi passi. Upwork, Freelancer, Fiverr e molti altri che mettono in contatto freelance con clienti in cerca di servizi. Chi riesce a sfruttare al meglio questa opportunità può iniziare a costruire la propria carriera con maggiore facilità.

In questo caso entra anche in gioco la famosa rete di contatti che ogni professionista dovrebbe avere, poiché può essere una fonte di nuovi clienti. Chiedere ai propri clienti e colleghi di passare il proprio nome a persone che potrebbero avere bisogno dei servizi offerti è un boost in più all’attività.

Consiglio anche di creare un sito web professionale che aiuta a mostrare il proprio lavoro, la propria esperienza e permette di migliorare il proprio posizionamento sui motori di ricerca.

Sviluppare un personal brand

Diventare freelance significa vendere il proprio lavoro e le proprie competenze. Per farlo in maniera remunerativa è necessario farsi conoscere ed è per questo motivo che consiglio, sin da subito, di sviluppare un personal brand.

Il professionista autonomo deve farsi conoscere e apprezzare, come se fosse un marchio. Deve incarnare il suo brand e deve farlo diventare famoso e ricercato. Per farlo è necessario costruire una presenza online.

Chi desidera diventare un freelance deve essere trovato con facilità e il professionista deve favorire la ricerca e chiarire competenze e servizi offerti così da invogliare i potenziali clienti.

In questo caso è anche importante mostrare l’esperienza e le competenze attraverso il proprio portfolio, il curriculum e i progetti precedenti, così da permettere ai potenziali clienti di valutare la propria competenza e affidabilità.

Ma far crescere il proprio brand significa anche diventare un punto di riferimento del settore, cercando di partecipare attivamente a scambi e discussioni per mettere in mostra le proprie capacità.

A questo punto, però, è importante anche sottolineare due aspetti fondamentali del personal branding. Chi vuole affermarsi come freelance deve sempre essere presente e coerente.

Per costruire un personal brand di successo è necessario offrire un valore aggiunto ai propri clienti, attraverso la creazione di contenuti utili e informativi o con un servizio clienti eccezionale.

Anche la coerenza è fondamentale nel mantenimento del proprio personal brand. Bisogna essere costanti nella propria attività online, nell’immagine e nel messaggio che si vuole trasmettere.

Formarsi continuamente

Chi vuole lavorare in proprio non deve mai smettere di formarsi. Il mercato evolve in maniera repentina e con esso le sue esigenze. Vietato rimanere indietro e lasciare che gli altri prendano pezzi del business che si sta costruendo.

Esistono dei percorsi esaustivi, come il mio corso ROIBOOK NRG, che permettono di imparare a guadagnare online e creare il proprio business formandosi in maniera concreta e senza perdere tempo dietro inutili nozioni che non hanno nulla di pratico.

La formazione migliore, infatti, è quella che si ottiene sul campo e lavorando con le mani in pasta su progetti di diverso tipo. Per questo è indispensabile affidarsi a una formazione seria e concreta.

L’affiliate marketing: perché sceglierlo

Quando si parla di lavoro autonomo, una delle possibilità che si hanno è quella di diventare un affiliate marketer. Ma di cosa si tratta e perché scegliere la strada dell’affiliate marketing?

Parlare oggi di affiliazioni permette di costruire un proprio business in maniera totalmente autonoma e concretamente profittevole. Questo vale se si conosce a fondo questo mondo e se si hanno le giuste competenze.

L’affiliate marketing prevede la figura di un affiliato che ha il compito di promuovere i prodotti di una parte terza ricevendo una commissione per ogni vendita generata attraverso il proprio link di affiliazione. Le potenzialità dell’affiliate marketing sono molteplici, ma è interessante sottolinearne i vantaggi.

L’affiliate marketing, proprio come il lavoro freelance, può essere svolto ovunque e in qualsiasi momento senza necessità di un ufficio o di orari prestabiliti. Questa flessibilità rende l’affiliate marketing una buona opzione per chi vuole mettersi in proprio e avviare un business online.

Per entrare nel settore non è necessario avere un capitale da investire. Non ci sono costi iniziali per creare un prodotto o per avviare un’attività. Inoltre, con le piattaforme di affiliazione è possibile iniziare a vendere in maniera facile e veloce.

Nel mio corso ROIBOOK 0 ho anche affrontato un altro tema scottante per un affiliate marketer, quello delle sponsorizzate. Si può costruire un business di guadagno passivo azzerando anche le spese per le ads, almeno in un primo momento. Quello che conta è imparare come si fa e mettere a punto la cosiddetta strategia bipolare che spiego all’interno delle lezioni e nei consigli pratici che do.

Per partire, vedi anche il mio corso sull’affiliate marketing gratis.

Come organizzare lavoro da casa e vita da freelance

Organizzare il lavoro da casa e la vita da freelance può essere una sfida, ma con un po’ di pianificazione si può ottenere un equilibrio sano tra lavoro e vita privata. La cosa fondamentale è stabilire un confine stabile in termini di orari.

Sebbene il freelance non abbia un orario di ufficio prestabilito, imporsi determinati limiti permette di evitare di lavorare troppo o anche, al contrario, di lavorare poco per poi trovarsi con l’acqua alla gola.

Un altro consiglio è quello di crearsi una postazione lavoro in un posto tranquillo. Non significa avere un ufficio, ma andare in un luogo silenzioso per lavorare in modo produttivo anche quando si è in vacanza o fuori casa.

Anche pianificare le attività quotidiane è utile. Sapere quali sono gli impegni della giornata, sia di lavoro che personali, dà la possibilità di gestire il tempo in modo efficiente. A questo consiglio si lega quello di impostare obiettivi sia a breve che a lungo termine per mantenere la motivazione e la produttività. Inoltre, questo modo di agire può aiutare a misurare il progresso e ad adattare la strategia di lavoro di conseguenza.

Le pause sono importanti nell’arco di una giornata di lavoro, sia per riposare che per mantenere viva e alta la produttività.

Vedi anche: lavoro online da casa.

Quanto guadagna un freelance?

Il guadagno di un freelance varia notevolmente in base alla sua esperienza, specializzazione, posizione geografica e della richiesta per i servizi che offre. Se si riesce a mettere in pieni un business di guadagno passivo è possibile avere uno stile di vita decisamente confortevole senza l’obbligo di andare a lavorare in ufficio.

Per avere un’idea di quanto guadagna un freelance, è possibile fare riferimento alle statistiche sul reddito dei lavoratori autonomi ma è anche necessario ricordare che sono molti i fattori che influenzano le stime.

Il consiglio è quello di riuscire a fare un’analisi preventiva per capire quelli che sono i vantaggi in termini economici e per quantificare il valore dei propri servizi così da guadagnare abbastanza bene.

Vedi anche: come fare soldi su internet.

Domande frequenti su come diventare un freelance

Quanto guadagna un freelance?

Non esiste una risposta precisa alla domanda, perché ci sono molti fattori in gioco. Di solito un freelance guadagna di più di un lavoratore dipendente perché riesce a vendere i suoi servizi a molti clienti e, soprattutto, ha la possibilità di scalare i propri guadagni mentre il dipendente è legato da un contratto che stabilisce lo stipendio.

Quali lavori si possono fare da freelance?

I lavori da freelance sono tantissimi: ci si può occupare di copywriting, di social media marketing, si può diventare videomaker o graphic designer, affiliate marketer, blogger e così via.

Come lavorare da freelance senza partita IVA?

Se sei alle prime armi e non vuoi aprire ancora una partita IVA, puoi sfruttare la ritenuta d’acconto, che permette di guadagnare in modo legale con il lavoro autonomo occasionale. Rientrano in questa definizione le prestazioni professionali non soggette a sedi o orari vincolanti ma che non fanno parte di un’attività continuativa. Se il tuo guadagno non supera i 5.000 euro, sei coperto dalla ritenuta d’acconto e non hai bisogno di aprire una partita IVA.

Che vuol dire lavorare come freelance?

Lavorare come freelance significa essere autonomi e non avere datori di lavoro. Sarai il tuo manager e dovrai cercare i tuoi clienti e proporre i tuoi servizi. In questo modo potrai lavorare con chi desideri, quando desideri e guadagnare in base alle tue capacità e ai servizi che offri.

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