Sales page: cos’è, come scriverla ed esempi

Imprenditori, aziende, marketer: tutti prima o poi sbattono la testa contro la sales page.

Qualcuno sa cos’è, ma non ha capito bene come va scritta.

Qualcun altro ci ha già provato, ma non riesce ad ottenere i risultati sperati.

È per questo che ho realizzato una piccola guida che permetta di capire, nel giro di non più di qualche paragrafo, cos’è una sales page realmente e quali sono i trucchi da seguire per scriverne una che converta alla grande.

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Cos’è una sales page

Non mi stancherò mai di dirlo: quando siamo davanti ad un concetto che non conosciamo, la cosa più saggia da fare è concentrarsi sul suo nome.

Sales Page, nel nostro caso, ci suggerisce già tante cose.

Tradotto in italiano questo termine significa pagina di vendita e, in effetti, è di questo che stiamo parlando.

La sales page altro non è che una pagina che ha l’obiettivo di convincere il lettore ad effettuare un acquisto.

Rientra in quella categoria di pagine che invitano all’azione, come le landing e le optin page.

Delle differenze tra queste varie tipologie parleremo più avanti: per ora concentriamoci sulla pagina di vendita.

Questa può essere principalmente di due tipi: autonoma o integrata.

Una sales page è autonoma quando è distaccata dal resto del sito, un po’ come accade con le landing page.

Non ha riferimenti alle altre sezioni, ma è pensata per fare in modo che il lettore resti vincolato alla pagina e abbia davanti a sé due sole opzioni: abbandonare o completare l’acquisto, che è ovviamente il finale auspicabile.

Le pagine di vendita integrate sono invece quelle che fanno parte del sito e condividono con esso gli elementi comuni: header, menù, sezioni.

Rientrano ad esempio in questa categoria le pagine prodotto, ovvero le schede dei singoli prodotti in vendita su un e-commerce o su un qualsiasi portale che permetta di acquistare online.

Vedi anche: come creare sito con WordPress.

Come progettare una sales page

Come scrivere una sales page

Partiamo da un presupposto importante: non esiste un unico modo di scrivere una sales page.

Ti dirò di più: ogni professionista, anche in base alla propria esperienza, sviluppa un suo metodo di scrittura, che è un po’ la sua firma.

Posso darti alcune indicazioni generali, basate sia su quello che ho appreso sul campo negli anni (e che mi è costato tanti errori e sacrifici), sia sulle linee guida che in passato hanno dettato alcuni noti esperti del settore.

Una pagina di vendita deve:

  • Dire chiaramente qual è il problema o il bisogno del lettore, coinvolgendolo in prima persona
  • Proporre una soluzione
  • Mostrare le testimonianze di chi l’ha già adottata e i vantaggi che comporta
  • Invitare il lettore all’azione e concludere la vendita

Questo è un po’ lo schema generale di una qualsiasi sales page.

In linea di massima tutte le pagine di vendita seguono questa struttura, ma in base alla circostanza possono subire delle variazioni nei singoli elementi, ma i concetti alla base non cambiano.

Andiamo per ordine: ogni acquisto è dettato da una necessità, piccola o grande.

Proprio per questo devi esordire rendendo chiaro sin da subito qual è il bisogno che il prodotto che stai proponendo va a risolvere.

Per farlo puoi usare anche il cosiddetto “principio dell’empatia”, ovvero trasmettere al lettore l’idea che tu capisca pienamente come si sente a non poter soddisfare questo bisogno.

È a questo punto che viene presentato il prodotto come soluzione, aprendo le porte già alla terza fase, quella dei pro.

Le testimonianze di chi l’ha già provato e lo consiglia; i dati che dimostrano la sua efficacia; la lista dei vantaggi e delle caratteristiche che lo fanno distinguere dalla concorrenza.

Tutte queste informazioni accrescono nel lettore la fiducia che ripone verso il prodotto e lo invogliano l’acquisto.

Quando i tempi sono maturi si passa all’azione, letteralmente: link, moduli e pulsanti che permettono di effettuare l’acquisto vanno posizionati strategicamente.

In ognuna di queste fasi non bisogna mai smettere di parlare con chiarezza, usando frasi di facile comprensione e mantenendo una certa linearità, tale da rendere il testo scorrevole per tutti.

L’importanza degli elementi grafici

Nella creazione delle sales page vale il famoso detto “anche l’occhio vuole la sua parte”.

Quando un utente approda su una pagina decide in una frazione di secondi, senza neppure iniziare a leggere il testo, se restare o abbandonare.

Questa scelta è basata soprattutto sull’impatto visivi: gli elementi grafici hanno una grandissima importanza.

sales page layout

Per elementi grafici non intendo solo foto e video, ma qualsiasi elemento del layout, testo incluso.

Anzi, proprio su questo devi concentrare molte delle tue attenzioni.

Evita di creare i cosiddetti muri di testo, ovvero paragrafi lunghissimi formati da tante frasi una dietro l’altra, senza alcuna separazione grafica.

Fidati, nessuno ama leggere un testo lungo, soprattutto se presentato in questo modo.

Vai a capo spesso, usa titoli e sottotitoli, cerca di usare un linguaggio efficace ma sintetico.

Il grassetto e il corsivo aiutano molto a mettere in risalto alcuni elementi, ma non usarli a caso!

Ottimi sono anche gli elenchi puntati, che permettono di analizzare diversi elementi di un insieme senza appesantire il testo. Sono perfetti, ad esempio, per le liste di Vantaggi e Svantaggi, Pro e Contro.

Le call to action

La call to action (CTA) è l’elemento della pagina che invita il lettore all’azione.

È estremamente importante, perché grazie ad essa avviene effettivamente la conversione, che sia una vendita o un’acquisizione dei dati.

Ci sono diverse filosofie a riguardo, ma tutte più o meno concordano sull’utilizzo strategico di pulsanti per le CTA.

Una buona sales page deve avere dei pulsanti ben posizionati, con un testo e una grafica riconoscibile che li faccia emergere dal testo.

L’indicazione generale è di non aggiungerne troppo e, soprattutto, di non farli comparire troppo presto, ovvero nelle parti iniziali.

Questo, infatti, scoraggia il lettore e aumenta il tasso di abbandono.

Grazie ad alcuni test come l’A/B test è possibile mettere alla prova diversi tipi di CTA e capire, in base ai dati ottenuti, quali sono quelli che rendono di più.

I video

Un’immagine, spesso, vale più di mille parole.

Foto e video sono elementi ben accetti all’interno di una sales page: aiutano a darle colore, a migliorarne l’estetica e ad aumentarne l’efficacia comunicativa.

I video possono essere usati anche per brevi testimonianze, aumentando la fiducia del lettore e dandogli un feedback umano che è sempre ben accetto.

Anche in questo caso, però, bisogna avere qualche accortezza.

Gli elementi multimediali, soprattutto se in alta risoluzione, possono avere un peso piuttosto importante e peggiorare le prestazioni della pagina, aumentando i tempi di caricamento.

Questa situazione va assolutamente evitata: una pagina che impiega tempo per caricarsi è una pagina che viene abbandonata prima ancora che l’utente abbia la possibilità di vederne il contenuto.

Sì a immagini e video, ma badando che questi non impattino troppo sulla velocità di caricamento.

Esistono dei tool che ottimizzano i contenuti multimediali riducendone le dimensioni: alcuni di questi possono essere addirittura integrati in CMS come WordPress.

Vedi anche: video marketing su YouTube.

Errori da evitare: perché la mia sales page non converte?

Creare una sales page non è difficile.

Crearne una che converta lo è un po’ di più.

Posso garantirti che una delle cose che mi sento domandare più spesso da aziende e marketer, anche con una buona esperienza alle spalle, è proprio questa.

Tindaro, perché le mie sales page non convertono quanto vorrei?

I motivi possono essere molteplici, ma negli anni ho capito che quasi sempre la scarsa efficacia di una pagina di vendita dipende da alcuni errori base che in molti commettono.

Uno di questi è mettere in piedi un processo di vendita estremamente lungo e confusionario.

Non bisogna mai dimenticare che lo scopo è spingere l’utente a concludere la transazione.

Meno passaggi sono necessari per farlo, più è probabile che ciò avvenga.

Il processo deve essere breve e semplice.

Breve, e cioè formato dal minor numero di passaggi possibili. Del resto gli e-commerce sempre più spesso mettono a disposizione dell’acquirente il “Compralo con un click”, e che con questo sistema aumentano enormemente le conversioni della pagina di un prodotto.

Semplice, ovvero da completare per tutti, senza richiedere dati che non siano quelli strettamente necessari alla vendita.

È un errore madornale instillare nel potenziale cliente dei dubbi riguardo anche la procedure d’acquisto, che andrebbero affiancare quelli inerenti invece il prodotto.

In tal senso, un altro errore che devi evitare è non chiarire i dubbi del lettore.

Il dubbio è l’ostacolo più grande che separa chi legge dalla vendita.

L’obiettivo della pagina è fare in modo che, a fine lettura, tutto sia chiaro e ogni quesito abbia trovato una risposta.

Molto consigliata è la creazione di una FAQ (For Any Question), una sezione dedicata proprio alle domande e alle risposte più frequenti. Nel tempo puoi integrarla grazie ai feedback ricevuti, ovvero aggiungendo le domande che più spesso ti vengono poste.

A proposito di feedback, non sottovalutare l’importanza dei test.

Una pagina ben realizzata può comunque non convertire, o convertire molto meno di quanto potrebbe.

È sempre necessario testarla, magari usando quel sistema noto come A/B test. Si tratta di pubblicare due versioni della stessa sales page che differiscono per un solo elemento.

Il diverso colore dei pulsanti, ad esempio, o un testo differente in alcuni punti.

Questo test sul campo permette di capire quale delle versioni è più efficace in termini di conversioni e, prova dopo prova, di sfruttare appieno il potenziale della pagina.

Esempi di sales page

Voglio ora proporti un esempio di sales page presa da SiteGround, una piattaforma che ti consiglio se vuoi creare un tuo sito web in pochi minuti e ad un ottimo prezzo.

SiteGround offre un servizio di hosting WordPress con pacchetti tutto incluso.

sales page siteground

Come puoi vedere la pagina ha un layout semplice ma curato: ottima la scelta dei colori, con poche tonalità ben scelte e uno stile grafico cartoon essenziale, che rende ogni elemento facilmente leggibile.

Il titolo presenta il prodotto alla grande in appena sei parole.

È un servizio di hosting WordPress, è veloce e tutto incluso.

Già in tanti lo hanno scelto: nota come venga riportata la cifra esatta (2.800.000) dei domini già registrati, che è la testimonianza che fa aumentare la fiducia.

Nota inoltre come con pochissime parole vengano già presentati i primi vantaggi del servizio, di come il prezzo sia da subito chiaro e quanto facile sia, con le apposite caselle, consultare i vari piani disponibili.

I vantaggi vengono poi approfonditi più in basso, mantenendo coerenza con lo stile grafico, evitando muri di testo (poche frasi essenziali) e preferendo l’espressività delle immagini.

sales page siteground

Prima di invitare all’azione ci sono poi due ulteriori elementi che mirano a guadagnare la fiducia del lettore e convincerlo definitivamente.

Un trafiletto dedicato all’ottima assistenza, con un servizio di supporto attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e uno che riporta le testimonianze di chi già usa regolarmente SiteGround.

sales page siteground

Differenze tra sales page, landing page e optin page

Una cosa che noto spesso è che in molti utilizzano i termini sales page, landing page e optin page come dei sinonimi.

Questi tre termini non indicano assolutamente la stessa cosa e, se è vero che condividono delle caratteristiche comuni, è altrettanto vero che ci sono delle sostanziali differenze di fondo.

Andiamo per gradi.

Il concetto più generale è quello di landing page.

To land in inglese significa atterrare, approdare. La landing page è proprio questo: un punto in cui l’utente approda dopo aver cliccato un link.

Lo scopo di questa pagina è trasformare il cliente il lead, ovvero di acquisire i dati di contatto di chi sta leggendo.

Non a caso è posizionata nella parte iniziale dei funnel di conversione.

Tra i diversi tipi di landing page se ne distingue una molto particolare, la optin page.

Lo scopo non cambia (lead generation), ma per raggiungere il proprio obiettivo usa un sistema unico nel suo genere, quello del regalo.

Alla base della optin page c’è infatti il cosiddetto “freebee” o “lead magnet“.

È un contenuto che viene offerto gratuitamente al lettore, a patto che questi lasci i propri dati di contatto.

Ovviamente questa sorta di baratto non deve essere esplicito, ma sottinteso.

L’esempio classico è quello di un ebook o pdf che può essere ricevuto gratuitamente sulla propria mail: con questa strategia, quasi inconsapevolmente, il lettore fornisce il proprio indirizzo di posta elettronica.

Ben diversa è la sales page, argomento di questa guida.

È una pagina di vendita che ha come unico obiettivo, appunto, vendere.

Per questo può essere più ricca e lunga rispetto alle landing page tradizionali.

Si rivolge ad un pubblico che ha una consapevolezza maggiore, e che è mentalmente già nelle fasi finali del processo d’acquisto.

Non deve generare lead, ma semplicemente presentare un prodotto e invogliare l’utente all’azione finale.

Conclusioni

Spero che dopo aver letto questa piccola guida avrai le idee più chiare su cosa sia una sales page e su cosa devi fare per realizzarne una ad elevata conversione.

È impossibile imparare tutto il necessario leggendo qualche paragrafo, ma può essere una buona base di partenza per il futuro.

Servono impegno, costanza e una buona dose di studio.

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